Un teatro interattivo

Teatro Videogioco sfrutta la facilità di comprensione della modalità video ludica che i ragazzi hanno, perché abituati ad un linguaggio fatto di “schemi”, di “livelli da superare”, e di tutte le altre dinamiche che ritrovano nei videogiochi.
Viene individuato un tema di interesse su cui lavorare. La prima parte del laboratorio è dedicata alla realizzazione degli “schemi di gioco”. Con piccoli gruppi viene realizzata una scena. Non c’è una storia da rappresentare, la storia si crea in base ad una serie di variabili.
Vengono affidati dei personaggi legati ad un ambiente: se il tema riguarda il viaggio, per esempio, si può lavorare sull’ambiente “stazione ferroviaria” e chiedere ai partecipanti di decidere quale personaggio vogliono interpretare (bigliettaio, capotreno, polizia ferroviaria, vecchia scorbutica, ladro di bagagli, ecc.). Viene indicata l’esistenza di un protagonista del videogioco, interpretato inizialmente dall’operatore teatrale, che in questo ruolo aiuterà la realizzazione della scena. I ragazzi avranno il compito di “creare problemi” al protagonista. Fissati i ruoli e i compiti di “antagonismo”, si darà un’ordine alle possibili azioni inventate e lo schema sarà provato alcune volte, con possibili variazioni, e risulterà pronto.
In un secondo momento, gli “schemi” verranno presentati ad un pubblico più ampio. Saranno mostrati, con l’operatore nel ruolo del protagonista, mostrando la vicenda e i problemi in essa presenti. Verranno poi invitati gli spettatori a “superare il livello”, cioè a proporre proprie soluzioni, entrando nello schema, nei panni del protagonista e interagendo con gli altri personaggi, in improvvisazione.
Viene individuato un tema di interesse su cui lavorare. La prima parte del laboratorio è dedicata alla realizzazione degli “schemi di gioco”. Con piccoli gruppi viene realizzata una scena. Non c’è una storia da rappresentare, la storia si crea in base ad una serie di variabili.
Vengono affidati dei personaggi legati ad un ambiente: se il tema riguarda il viaggio, per esempio, si può lavorare sull’ambiente “stazione ferroviaria” e chiedere ai partecipanti di decidere quale personaggio vogliono interpretare (bigliettaio, capotreno, polizia ferroviaria, vecchia scorbutica, ladro di bagagli, ecc.). Viene indicata l’esistenza di un protagonista del videogioco, interpretato inizialmente dall’operatore teatrale, che in questo ruolo aiuterà la realizzazione della scena. I ragazzi avranno il compito di “creare problemi” al protagonista. Fissati i ruoli e i compiti di “antagonismo”, si darà un’ordine alle possibili azioni inventate e lo schema sarà provato alcune volte, con possibili variazioni, e risulterà pronto.
In un secondo momento, gli “schemi” verranno presentati ad un pubblico più ampio. Saranno mostrati, con l’operatore nel ruolo del protagonista, mostrando la vicenda e i problemi in essa presenti. Verranno poi invitati gli spettatori a “superare il livello”, cioè a proporre proprie soluzioni, entrando nello schema, nei panni del protagonista e interagendo con gli altri personaggi, in improvvisazione.
Un'esperienza incisiva

Le possibilità di coinvolgimento e di partecipazione date dalla metodologia proposta permettono ai partecipanti di compiere una riflessione profonda, capace di coinvolgere la sfera intellettiva, emotiva e corporea, mantenendo la leggerezza caratteristica dell’esperienza del gioco.
Una conoscenza che passa attraverso la “simulazione” di un fenomeno, aiuta ad entrare nei diversi punti di vista ed empaticamente nell’esperienza dei soggetti rappresentati, favorisce un contatto più intenso con la problematica scelta e la possibilità di accedere ad elaborazioni più incisive, perché “provate sulla propria pelle”.
Una conoscenza che passa attraverso la “simulazione” di un fenomeno, aiuta ad entrare nei diversi punti di vista ed empaticamente nell’esperienza dei soggetti rappresentati, favorisce un contatto più intenso con la problematica scelta e la possibilità di accedere ad elaborazioni più incisive, perché “provate sulla propria pelle”.
Già pronti, da provare
Giornate della mondialità - maggio 2016, PIME Milano.
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Jimmi Tagliatella va all'AmericaLaboratorio di Teatro Videogioco sul tema dell'immigrazione. Prendendo spunto dalla vicenda di immigrazione Italiana alla volta dell'America, attraverso le vicissitutini di Jimmi Tagliatella, protagonista della storia, una sfida ad affrontare e risolvere i problemi che universalmente riguardano l'"essere straniero": accettazione, accoglienza, integrazione, ecc.
Nato in collaborazione con Fondazione PIME Onlus di Milano e con l'associazione Ilfiloteatro.
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Nato in collaborazione con Fondazione PIME Onlus di Milano
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